Questa la domanda di un interessante articolo su Mashable
“Le foto che scattate normalmente spariranno nel dimenticatoio per l’eternità, e sarebbe ora di farsene una ragione. Viviamo in un’epoca di abbondanza digitale, che ha svalutato più di ogni altra cosa le fotografie. La generazione Snapchat-e-Story le tratta come qualcosa di effimero ed evanescente, e la generazione X non è da meno – ci illudiamo di preservare la storia in questi archivi digitali polverosi e costosi. Ma cosa stiamo conservando esattamente, e per chi? I nostri discendenti, assediati da ogni parte da nuovi mezzi di comunicazione, si degneranno mai di dare un’occhiata? Se non lo facciamo noi, perché dovrebbero farlo loro?….
…Ma c’è anche un altro messaggio, più sottile: facciamo tutti la stessa identica maledetta foto, ragazzi, da quasi 140 anni. Che significato ha un’altra fotografia uguale dello stesso posto? Forse dovremmo darci un taglio, godendoci invece l’esperienza di trovarci qui in questo momento.”
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